Lombardo: "I porti abruzzesi sotto l'autorità di Civitavecchia? Soluzione possibile, che rende la zes davvero funzionale"

Intervento del segretario generale sul dibattito relativo al corridoio Tirreno-Adriatico e alla zona economica speciale

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In merito alla Zona Economica Speciale (zes) e al corridoio Tirreno-Adriatico, al centro di un recente articolo di stampa pubblicato mercoledì 13 marzo, interviene Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo: “Nell’articolo si sosteneva che non è possibile il cambio di Autorità Portuale per i porti abruzzesi da Ancona a Civitavecchia perché quest’ultima non rientra nelle reti Ten-T, per cui se passassimo con Civitavecchia non sarebbe più possibile avere la Zona Economica Speciale in Abruzzo, con gravissimo danno per l’economia regionale. A nostro avviso, invece, poiché Civitavecchia è un porto della rete trans-europea dei trasporti, la Zes Abruzzo può collegarsi perfettamente al porto laziale. Su questo punto, tutti insieme dobbiamo sollecitare il ministero dei Trasporti a fornire un chiarimento definitivo”.

Lombardo aggiunge che la zes “è un’iniziativa strategica, ma può e deve esserlo ancora di più se collegata al corridoio tirreno-adriatico, che in questo modo andrebbe a riequilibrare i rapporti tra costa e aree interne nella nostra regione. Questa trasversalità, già sostenuta da una lettera di intenti sottoscritta dai governatori Zingaretti e D’Alfonso il 24 febbraio 2016, è condivisa da noi e anche da Cgil e Cisl. Inoltre, la zes Abruzzo inserita in un progetto di trasversalità risulta molto più coerente con le finalità della legge, che stabilisce, nelle condizioni per la sua istituzione, il riferimento ad un porto della rete Ten-T e ai collegamenti infrastrutturali necessari per la movimentazione delle merci. Infatti, la zes, nella trasversalità, favorisce lo sviluppo del traffico merci tra i due mari Tirreno e Adriatico e gli scambi con la penisola Iberica da una parte e i Paesi Balcanici dall’altra”.

In definitiva, per Lombardo “serve uno sviluppo armonico e funzionale ad un progetto di crescita, che ha bisogno di una gestione unica dei traffici in entrata e in uscita tra i due mari e questo comporta la necessità di disporre di un’unica Autorità di Sistema Portuale: da qui la necessità dell’accorpamento dei porti di Ortona e Pescara ai porti di Roma (Civitavecchia). Le due regioni dipendono già da un’unica Direzione interregionale delle Agenzie delle Dogane e Monopoli e da un’unica Direzione interregionale alle Opere Pubbliche, in capo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Un’Autorità di Sistema Portuale dei porti di Roma (Abruzzo-Lazio) faciliterebbe il riconoscimento, da parte della Commissione Europea, di un corridoio Barcellona-Civitavecchia-Ortona-Pescara-Ploce, inserito nelle reti trans-europee dei trasporti con conseguente possibilità di accesso agli ingenti finanziamenti per lo sviluppo infrastrutturale della nostra regione”.

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