"Facile accorgersi che moriamo solo quando siamo giovani"

Una riflessione delle segreterie provinciali di Teramo di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm

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Morire a 22 anni, nel 2021, non è accettabile. Luana, come tante altre lavoratrici e lavoratori, ha perso la vita mentre era al lavoro. Ogni giorno contiamo 3 morti bianche, eppure ce ne accorgiamo solo quando a perdere la vita è una giovane donna, madre di un bimbo di 3 anni. Luana è il volto della punta di un iceberg, di una tragedia inesorabile: nel 2020 sono stati più di 1270 le morti sul lavoro. Oggi un'altra tragica morte è avvenuta a Busto Arsizio, a due giorni di distanza dal terribile infortunio mortale che ha visto coinvolta Luana D'Orazio. Cristian Martinelli, operaio di 49, è stato schiacciato da un tornio. Anch'egli lascia 2 bimbi piccoli.

Non chiamiamolo “incidente” sul lavoro: è insopportabile. È una strage silenziosa, che riguarda tutti, dal nord al sud al nostro paese. Il tema della sicurezza è imprescindibile da ogni ragionamento sul lavoro, su cui c’è bisogno di investire anziché considerarlo, come troppo spesso accade, un costo da abbattere,
continuando ad anteporre il profitto sulla vita delle operaie e degli operai. Bisogna vincolare le risorse per l'innovazione che verranno date alle aziende anche attraverso il PNRR all'adozione di misure sulla sicurezza attraverso le tecnologie 4.0 più avanzate e ad una corretta organizzazione del lavoro.

C’è un altro dato inquietante, mentre scende il numero degli infortuni sul lavoro complessivamente, aumenta quello delle donne che ne subiscono. Questo anche perché le donne non vengono formate tanto quando gli uomini, ritenendole sempre il sesso debole, quello su cui puntare meno, meno affidabile, e questo non lo possiamo permettere. Le innovazioni e le tecnologie aumentano, eppure per la sicurezza non si fanno passi avanti. Luana muore schiacciata da un macchinario: Charlot inghiottito dagli ingranaggi risaliva al 1936, e oggi, a distanza di 85 anni, i Tempi Moderni continuano a ripetersi.

Per questo, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Teramo, chiedono a tutte le lavoratrici e ai lavoratori nella giornata di venerdì 7 maggio, in concomitanza con lo sciopero indetto da CGIL CISL e UIL di Prato, di fermarsi per 10 minuti di ciascun turno per commemorare Luana, Cristian e i 170 lavoratrici e lavoratori
che da gennaio 2021 ad oggi hanno perso la vita nell’attività quotidiana di riportare il pane a casa. Nella mattinata di venerdì 7 maggio, alle ore 9.30, con le delegate e i delegati, sarà convocata una conferenza stampa nei pressi della panchina rossa di Piazzetta del Sole di Teramo, perché non si parli
più di morti bianche.

Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete. Da parte di “tutti”.

Le Segreterie provinciali di Teramo
FIM CISL – FIOM CGIL – UILM UIL

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