Protocollo d'intesa in materia di Concertazione Regionale 29 giugno 2006

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Protocollo d'intesa in materia di Concertazione Regionale

29 Giugno 2006

tra il Governo della Regione Abruzzo, le Organizzazioni Sindacali confederali, le Associazioni degli Imprenditori, di livello regionale


Premesso che: 

Il Governo della Regione Abruzzo, le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, le Associazioni degli Imprenditori, fatti salvi i rapporti bilaterali e le sedi partenariali, concretizzano con la sottoscrizione del presente Protocollo la scelta della concertazione tra il Governo regionale e le Parti Sociali sulle materie proprie della sfera economico-sociale e ne disciplinano il funzionamento. 

Il Governo della Regione Abruzzo, le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e Associazioni degli Imprenditori, ritengono che il compito principale della concertazione regionale nella situazione attuale sia quello di contribuire all'individuazione delle politiche necessarie per avviare una nuova stagione di sviluppo dell'Abruzzo incentrata essenzialmente sulla società della conoscenza, che assicuri buona occupazione, benessere sociale e qualità ambientale a tutti i residenti, riduca gli squilibri sociali e territoriali, rafforzi la capacità di governo delle istituzioni. 

Il presente Protocollo si propone di innovare le esperienze del precedente ciclo di concertazione, con particolare riferimento all'Accordo Regionale del 1999, con l'obiettivo di coinvolgere nel processo di concertazione anche gli Enti Locali. Nel convincimento del ruolo fondamentale che la Provincia svolge nella programmazione di ambito locale, si intende affermare il principio della Concertazione Locale, incentrando lo stesso sui cardini della sussidiarietà, della cooperazione, della condivisione di obiettivi, dei reciproci impegni e mutue responsabilità 

Il presente protocollo assume le linee strategiche indicate nel Progetto Mezzogiorno, firmato dalle Parti Sociali nel novembre 2004. 

Il presente Protocollo definisce i soggetti, i temi, i momenti ed i modi della concertazione. 

Le parti concordano sui seguenti punti: 

CONCERTAZIONE 

La concertazione va intesa come figura delle relazioni industriali, a carattere propriamente negoziale. 

E' strumento di definizione delle politiche di sviluppo e delle politiche fiscali regionali. La sua importanza cresce con l'ampliarsi delle competenze costituzionali della Regione che interessano oggi una pluralità di materie, dalla fiscalità alla contrattazione. 

LA CONCERTAZIONE GENERALE 

La concertazione generale viene attivata, su iniziativa del Presidente, e/o su richiesta delle Parti Sociali, su temi e scadenze di portata generale per lo sviluppo economico-sociale regionale. 

Soggetti della concertazione generale sono il Presidente e la Giunta Regionale, i livelli Confederali Regionali delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori e delle Associazioni degli Imprenditori, di cui all'Allegato. 

I temi della concertazione generale sono: i documenti regionali economici e finanziari (DPEFR, Legge Finanziaria regionale, Bilancio). 

La concertazione generale è esercitata altresì per le riforme regionali di ampia portata e, quindi, di carattere inter-settoriale e pluri-assessorile, quali quelle indicate, come priorità, nei DPEFR. 

Al tavolo, su iniziativa della Regione o su richiesta delle Parti Sociali, vengono invitate le rappresentanze degli Enti territoriali e delle Autonomie funzionali. 

Infine, la concertazione generale regionale è la sede del raccordo con la concertazione europea e nazionale. 

I suoi appuntamenti annuali, oltre a quelli espressamente indicati da Leggi nazionali e regionali, sono: 

1. alla fine del primo quadrimestre attraverso una verifica sullo stato delle politiche in essere e per l'impostazione del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria Regionale; 
2. in occasione della predisposizione della Legge Finanziaria Regionale e dei relativi collegati. 

La sede della concertazione è la sede del Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale.. 

Il Tavolo è presieduto dal Presidente o da un Assessore delegato, coadiuvati a livello tecnico dalla Struttura Speciale di Supporto Gabinetto della Presidenza e dalla Direzione Programmazione Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali.. 

A seconda del tema all'o.d.g. vengono invitati i componenti della Giunta Regionale ed i Direttori Regionali interessati. 

L'avvio della concertazione è dato dalla convocazione scritta da parte del Presidente della Regione o da almeno 4 Responsabili regionali delle Parti rappresentativi sia dei Sindacati che delle Associazioni Imprenditoriali, di norma con congruo anticipo rispetto alla data dell'incontro, indicativamente 15 giorni. 

La Regione si impegna a trasmettere alle Parti la documentazione utile entro un congruo lasso di tempo, al fine di consentirne l'esame e l'opportuno approfondimento preventivamente alla data stabilita per il confronto con le Parti stesse. 

La parti si impegnano a trasmettere alla Regione eventuali emendamenti in forma scritta ed almeno 3 giorni lavorativi prima dell'incontro. 

La durata della concertazione verrà definita congiuntamente all'inizio del percorso di discussione, di ogni sessione di concertazione. 

Gli esiti degli incontri dovranno essere verbalizzati. 

I verbali saranno diffusi ad un indirizzario condiviso, anche attraverso una procedura scritta, il consenso verrà acquisito, in questo caso, nei successivi 5 giorni lavorativi, silenzio vale assenso. 

Nella previsione auspicabile che il confronto possa concludersi con un'intesa, va assicurato il raccordo con il Consiglio Regionale durante e successivamente la concertazione (vedi l'apposito paragrafo). 

Gli accordi devono essere corredati di strumenti e appuntamenti di monitoraggio e verifica secondo una metodologia individuata e condivisa dalle parti. 

Per le convocazioni, le attività di ricerca e di elaborazione dei documenti, per la redazione dei verbali delle riunioni, per la raccolta dei contributi delle parti sociali, per le sintesi dei temi sviluppati e le attività di monitoraggio e verifica l'attività di concertazione si avvale del supporto di una apposita Segreteria per la Concertazione incardinata all'interno degli uffici del Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale che assiste anche, se richiesta dalla struttura dell'Assessorato competente, la concertazione di settore. 

LA CONCERTAZIONE DI SETTORE 

I soggetti della concertazione di settore sono i singoli Assessori e i livelli confederali delle organizzazioni delle parti sociali di cui all'Allegato opportunamente integrate dai livelli di categoria interessati. I temi tipici di questo livello di confronto sono: le iniziative legislative ed i piani regionali di settore. 

La sede della concertazione è la sede dell'Assessorato. 

Il Tavolo è presieduto dall'Assessore interessato, coadiuvato a livello tecnico dal Direttore competente per materia. 

L'avvio della concertazione è dato dalla convocazione scritta da parte dell'Assessore competente o da almeno 4 Responsabili regionali delle Parti rappresentativi sia dei Sindacati che delle Associazioni Imprenditoriali, di norma con congruo anticipo rispetto alla data dell'incontro, indicativamente 10 giorni, con relativa trasmissione dei documenti. 

La durata della concertazione verrà definita congiuntamente all'inizio del percorso di discussione di ogni sessione di concertazione. 

Per quanto riguarda la verbalizzazione degli incontri, l'individuazione di strumenti ed appuntamenti di monitoraggio e verifica delle intese e il raccordo con il Consiglio Regionale, vale quanto già detto per la concertazione generale. 

Le risultanze della concertazione di settore vengono comunque inviate al Tavolo della concertazione generale per la necessaria coerenza programmatica. 

IL RACCORDO CON IL CONSIGLIO REGIONALE 

Qualora la concertazione si concluda positivamente con un'intesa, il Presidente o l'Assessore competente per materia si impegnerà a promuovere tale accordo e a sostenerlo nelle sedi consiliari, nel rispetto delle prerogative del Consiglio Regionale, assicurando una costante informazione e adeguate forme di coinvolgimento delle rappresentanze consiliari della maggioranza e dell'opposizione in modo da realizzare la convergenza tra i risultati della concertazione e la produzione legislativa regionale. 

Ciascun accordo di concertazione dovrà prevedere espressamente momenti di verifica dei risultati effettivamente conseguiti. Il Presidente o l'Assessore competente si impegnano a fornire rapporti di verifica alle parti sociali che consentano tali riscontri, anche allo scopo di individuare eventuali ostacoli e concordare azioni efficaci per rimuoverli prontamente. 

Il presente protocollo verrà verificato ed eventualmente rinnovato entro il 31 dicembre 2008. 

ALLEGATI 

Allegato 1 / La Concertazione nel redigendo Statuto Regionale 

Allegato 2 / L'estensione della Concertazione a Province, Comuni maggiori, Comunità Montane 

ALLEGATO 1 

AVVISO COMUNE
LA CONCERTAZIONE NELLO STATUTO REGIONALE 

Il Governo della Regione Abruzzo, le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, le Associazioni degli Imprenditori, titolari del Protocollo d'intesa in materia di Concertazione regionale, ritengono necessario un richiamo forte alla concertazione nel redigendo Statuto della Regione, nella parte dedicata all'esposizione dei principi, con il rimando agli accordi vigenti in materia per l'indicazione dei soggetti, delle materie, degli ambiti, dei tempi e dei modi della stessa. 

ALLEGATO 2 

AVVISO COMUNE 
PER L'ESTENSIONE DELLA CONCERTAZIONE ALLE PROVINCE, AI COMUNI MAGGIORI, ALLE COMUNITÀ MONTANE 

In riferimento a quanto previsto nel Patto Sociale nazionale per lo Sviluppo e l'Occupazione del 22 dicembre 1998, punto 2, comma 9, i sottoscritti titolari del presente Protocollo d'intesa in materia di Concertazione regionale, ritengono utile il completamento dell'estensione della concertazione, ed auspicano a tal fine la convocazione di appositi tavoli a livello delle Province, dei maggiori Comuni e delle Comunità Montane, per arrivare quanto prima alla stipula di accordi sulle materie, le regole, i tempi, le procedure e il sistema di verifiche della concertazione ai livelli decentrati su indicati. 


F I R M E
Ance (Associazione Nazionale costruttori)
A.G.C.I. (Associazione Generale Cooperative)
CGIL 
CIA (Confederazione Italiana Agricoltori)
CISL 
CNA 
Coldiretti 
Confagricoltura 
Confapi 
Confartigianato 
Confommercio 
Confcooperative 
Confesercenti 
Confindustria 
C.A.S.A. (Federazione autonoma artigiani) 
Lega Coop 
UGL 
UIL 


(firmato il 29 giugno 2006 a Palazzo Farinosi Branconi, L'Aquila) 

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