Ricorso agli ammortizzatori sociali nelle attività produttive, Uil Abruzzo lancia l’allarme. “Il 2022 un anno preoccupante”

Il segretario regionale Michele Lombardo: “Ancora molta sofferenza nel sistema economico regionale”

UIL Abruzzo
29/12/2022
News
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“Il 2022 doveva essere l’anno della ripresa in tutti i settori produttivi , ma nella nostra regione purtroppo registriamo ancora molta sofferenza dell’intero sistema economico”, con queste parole Michele Lombardo, segretario regionale Uil Abruzzo, commenta i dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali che raffigurano un sistema produttivo e occupazionale che, oltre a trascinarsi gli effetti della crisi pandemica, si trova a dover affrontare le difficoltà derivanti dal caro energia.

Nell’ultimo anno, infatti, il numero complessivo di ricorsi agli ammortizzatori sociali - Cig + Fondi di solidarietà - sono pari a 15.474.665 ore complessive. 1.385.732 ore di Cig all’Aquila, 7.773.972 ore a Chieti, 2.258.473 a Pescara e 2.002.843 a Teramo . Ma il dato preoccupante, rispetto ad un’attenta analisi sui numeri di Cig, è il ricorso pesante agli ammortizzatori sociali a Chieti e provincia,  portando la città tra le 15 province in Italia con il maggior numero di ore nel 2022.

“Dato che diventa ancora più preoccupante – commenta Lombardo -  se, nel caso di Chieti, prendiamo a riferimento l’anno 2019, anno di pre-crisi da Covid e senza caro energia a causa della guerra in Europa, quando le ore sono solo 1.742.810. L’incremento nel 2022 è pari al 346%”. 

Stessa tendenza a livello regionale, dove l’incremento rispetto al 2019 è del 238,3%. Con 4.574.268 ore di ricorso Cig nel 2019 rispetto a  15.474.665 nel 2022. 

“Questi numeri, oltre ad essere molto allarmanti, ci lanciano dei messaggi precisi – spiega il segretario regionale della Uil -. In primis la difficoltà dell’intero sistema economico regionale. Poi la drammatica condizione registrata nella provincia di Chieti, che è il locomotore dell’intero apparato produttivo abruzzese, soprattutto quello legato alle automotive. E che ha sofferto notevolmente nell’anno 2022 la crisi energetica e la crisi di approvvigionamento delle materie prime che hanno determinato un rallentamento importante delle nostre produzioni”. 

“Per questo riteniamo come UIL Abruzzo – conclude Lombardo - di avviare una nuova stagione di impegno, sostenendo con ogni mezzo il nostro apparato produttivo che, ricordiamo a tutti, vale moltissimo nella crescita sociale ed economica della regione”.

 

 

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