Corridoio Tirreno-Adriatico, imprese e sindacati chiedono incontro al ministro De Micheli

La richiesta all'indomani dell'istituzione della zes.

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Un incontro urgente, all’indomani dell’istituzione della zes in Abruzzo, per discutere di infrastrutture nell’ambito del corridoio Tirreno-Adriatico. È quanto chiedono al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, imprese e sindacati abruzzesi, da settimane impegnati a premere sull’acceleratore delle decisioni strategiche che riguardano presente e futuro della regione. In particolare, Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono “un incontro urgente per riflettere e concertare un percorso che porti al riconoscimento Ue del corridoio trasversale”.

Scarica la lettera integrale.

Nella lettera, le sedici sigle ricordano che “l’istituzione di una zes (regione in transizione) costituisce una grande opportunità per lo sviluppo regionale”, soprattutto se accompagnata da una significativa progettualità. In tale contesto, il “progetto trasversalità” è “ampiamente condiviso da tutte le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, i partiti politici e i governi delle due Regioni (Lazio e Abruzzo)” e costituisce “l’unica soluzione al problema dell’integrazione delle aree interne, marginali e duramente provate da terremoti e catastrofi naturali disastrose, come sostengono i tanti Sindaci di questi territori”.

Al ministro, gli scriventi ricordano che “sulla trasversalità possono convergere risorse nazionali ed europee sulla coesione, fondi già disponibili, e ne sono in arrivo altre con il recovery plan, come ribadito dal Ministro Provenzano nelle dichiarazioni all’approvazione della zes”, e che sull’argomento si è impegnato lo stesso presidente del Consiglio, indicando “tra le priorità negli investimenti sulle infrastrutture, l’alta velocità della ferrovia Roma Pescara per il trasporto passeggeri e la logistica delle merci. Per rendere efficiente il corridoio Tirreno-Adriatico – prosegue la lettera - occorre valorizzare le infrastrutture esistenti (le Autostrade A24 – A25 – A14, la ferrovia Pescara Roma, la ferrovia Adriatica, Interporto di Avezzano, l’Interporto d’Abruzzo, l’Aeroporto di Pescara, l’Autoporto di Roseto, il Porto di Ortona) migliorandone le connessioni, il grado di sicurezza e il livello di efficienza”. Inoltre, imprese e sindacati ricordano che “il porto di Ortona, individuato anche come porto di interesse militare, può contribuire al reperimento di risorse europee aggiuntive a disposizione del “Meccanismo per Collegare l’Europa” (MCE), per il miglioramento infrastrutturale per la Mobilità Militare” e che “per la ferrovia Pescara Roma sono già disponibili finanziamenti per oltre 1,5 miliardi di euro e il porto di Ortona dispone di una dote di circa 60 milioni di euro di progetti cantierabili ma in serio ritardo nella realizzazione”.

Di qui, dunque, la necessità di un incontro, anche alla luce del fatto che “per sbloccare il completamento di infrastrutture logistiche che insistono sulla trasversalità, ritenute di grande valore strategico, occorre una governance autorevole e competente in grado di ridurre i tempi di realizzazione e dare sicurezza e certezze alle imprese che intendono investire nell’area della zes”

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